È lunedì mattina in una qualsiasi città del mondo.
La sala riunioni è in fermento, ma non di energia creativa. Al contrario, si sentono domande come:
“Dov’è il cavo HDMI?”
“Perché non posso condividere dal mio Mac?”
“E dov’è il cavo USB-C?”
Il team cerca di iniziare la riunione settimanale, ma il tempo scivola via tra riavvii, connessioni fallite, cavi sparsi e sguardi rassegnati.

Nel mezzo del caos, appare l’eroe non ufficiale dell’ufficio: quella persona che, pur non facendo parte dell’IT, in qualche modo riesce sempre a “farlo funzionare”. Con un mix di intuizione, pazienza e fortuna, si ritrovano sotto il tavolo a cercare di collegare un cavo HDMI che non entra mai al primo tentativo. I minuti passano, l’attenzione si affievolisce e la riunione inizia con un attrito invece che con un flusso.
E tra i mormorii, sorge una domanda silenziosa:
Perché la sala riunioni non può semplicemente funzionare?
Una nuova visione della collaborazione
Qualche giorno dopo, lo stesso team entra in un’altra stanza.
Non ci sono cavi. Non c’è nemmeno un monitor in vista.

(Immagine sopra: Tabella di Profoffice – http://www.profoffice.it)
Un tavolo pulito e organizzato. Con la semplice pressione di un pulsante, eleganti schermi si sollevano silenziosamente dall’interno del mobile: il

Il sistema si connette istantaneamente. Le informazioni vengono condivise con la semplice pressione di un pulsante. L’immagine è cristallina e nessuno deve chiamare aiuto.
Non si striscia sotto il tavolo, non c’è frustrazione.
Solo collaborazione, pura e senza sforzo.
I volti dicono tutto: le riunioni iniziano puntualmente e le idee fluiscono liberamente.
La tecnologia smette di essere un ostacolo… e diventa un alleato invisibile.
Da “aggiustatore improvvisato” a leader del cambiamento
L’eroe delle riunioni, un tempo anonimo, ha ora un nuovo ruolo.
Non deve più improvvisare. Niente più cavi da districare.
Ora sono loro a proporre miglioramenti, a guidare progetti e a mostrare cosa si può ottenere da un’esperienza Arthur Holm.
Schermi e cavi retrattili che appaiono solo quando servono – soluzioni AV che combinano design, funzionalità e affidabilità.
L’idea è semplice, ma potente:
“Vogliamo una tecnologia che scompaia, in modo che le idee possano brillare”.
Ed è qui che inizia la trasformazione.
Come inizia il cambiamento
Convincere la dirigenza non è stato facile.
Ma invece di parlare di gadget, abbiamo mostrato i risultati:
una sala riunioni riprogettata con il DB2Share di Arthur Holm – niente cavi, niente interruzioni.
Un’esperienza in cui tutti si sentono parte della conversazione.
La reazione è stata immediata:
“Perché non abbiamo tutte le stanze così?”.
Cos’è DB2Share?

Il DB2Share è un elegante monitor in alluminio retrattile motorizzato con sollevamento verticale e inclinazione automatica di 20°, che offre un angolo di visione perfetto e un comfort ergonomico.
Ma non si tratta solo di un design elegante, bensì di una brillante funzionalità:
- Cavo HDMI o USB-C retrattile integrato
- Selezione dell’ingresso basata sul tocco direttamente sul monitor (tre ingressi video)
Un pulsante “condividi”, con una modalità prioritaria opzionale per il presidente della riunione
Il risultato

(Immagine sopra: Tabella di Profoffice – http://www.profoffice.it)
Le riunioni iniziano in orario.
Le idee viaggiano senza interferenze.
Il tempo viene utilizzato per creare, non per configurare.
E quell’eroe tecnico di una volta? Ora sta guidando un ambiente di lavoro più moderno, efficiente e inclusivo.
Perché quando la tecnologia si adatta alle persone, e non viceversa, il lavoro di
scorre, le conversazioni si connettono e le decisioni vengono prese con chiarezza. Al centro di tutto questo, con silenziosa eleganza, c’è Arthur Holm:
Una tecnologia che si vede solo quando serve.
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