Luglio 29, 2020

La magia di lavorare faccia a faccia

ah-merkel

Abbiamo imparato molto durante questa pandemia. Abbiamo imparato che non tutte le riunioni richiedono la presenza fisica e abbiamo anche imparato che alcuni benefici delle riunioni faccia a faccia sono insostituibili. Si potrebbe concludere che sia le riunioni presenziali che quelle virtuali sono necessarie e che sono complementari piuttosto che sostitutive: la chiave è identificare il tipo di riunione migliore in base alla situazione.

Non ci sono dubbi sui vantaggi delle riunioni virtuali: dal costo alla flessibilità e, ovviamente, alla salvaguardia della salute dei partecipanti. La collaborazione online è utile per risolvere i problemi di tempo e di distanza: aiuta la produttività, la diversità dei team e la disponibilità. Ma la collaborazione online non ha la magia del lavoro faccia a faccia e le sensazioni non possono viaggiare attraverso la rete.

Il potere di una stretta di mano:

Non dimenticare che stringere la mano provoca l’attivazione del centro del cervello associato alle ricompense.

“La stretta di mano è una forma preziosa di comunicazione non verbale. È una forma di linguaggio corporeo interattivo che offre spunti per capire come l’altra persona vede il mondo, se stessa e te. È una parte vitale, anche se di solito inconscia, della creazione di una prima impressione e dell’invio di un messaggio di commiato”.

-Robert E. Brown e Dorothea Johnson, “Il potere della stretta di mano”.

In In meno di cinque secondi, un potenziale datore di lavoro, un cliente o un socio d’affari può imparare molto su di te: se sei affidabile, sicuro di te e competente, e se porti a termine i tuoi impegni. Una buona stretta di mano, accompagnata da un contatto visivo diretto e da un sorriso cordiale, indica che sei sicuro di te e affidabile, le due caratteristiche più importanti che un uomo d’affari deve possedere.

I messaggi “nascosti”:

La comunicazione non verbale riguarda i messaggi che le persone inviano attraverso azioni come i gesti, le espressioni facciali, la postura e l’aspetto. Gli indizi non verbali forniscono informazioni precise sui tratti personali.

Nel corso di una normale giornata, il tipico direttore generale passa una quantità straordinaria di tempo a incontrare e parlare con le persone. Parte integrante della comunicazione di un manager sono le immagini, il luogo e i movimenti del corpo che utilizza. Le immagini, l’ambientazione e il linguaggio del corpo non sono solo degli accessori della comunicazione. Portano con sé i messaggi e, in alcuni casi, sono anche i veri protagonisti della comunicazione. sono i messaggi. La chiave sta nel sapere cosa viene comunicato.

La comunicazione non verbale comprende i seguenti aspetti:

  • Tono di voce
  • Velocità e volume del discorso
  • Come articoliamo le nostre parole
  • Ritmo, intonazione e accento posto sulle parole
  • Espressione facciale
  • La quantità di contatto visivo che stabiliamo
  • Gesti/tocchi
  • Linguaggio del corpo e postura

 

Le ricerche dimostrano che quando comunichiamo sentimenti e atteggiamenti, solo una piccola percentuale del nostro messaggio complessivo deriva dalle parole che usiamo.

  • Il 55% del nostro messaggio proviene dal linguaggio del corpo (in particolare dai movimenti dei piccoli muscoli intorno agli occhi che possono trasmettere shock, incredulità, dubbio o disgusto).
  • Il 38% del nostro messaggio deriva dal tono di voce
  • Solo il 7% del nostro messaggio è trasmesso dalle parole che usiamo (Mehrabian, 2007).

 

Concentrati, partecipa e crea:

Faccia a faccia incontri permettono agli oratori di catturare l’attenzione in un modo che non è possibile in un ambiente virtuale. Trovarsi in un’atmosfera diversa, come quella di un conferenza sala o area riunioni stimola il cervello e apre a te a nuove idee.

Di persona le distrazioni si riducono ed è meno probabile che qualcuno si distragga con il tuo smartphone, ad esempio. Quando il nostro interlocutore è nella stessa stanza, ci concentriamo di più e meglio. Quando si è tutti nella stessa stanza, si incoraggia la partecipazione. Così ci concentriamo meglio, diventiamo più creativi e partecipativi. Lavorare nella stessa stanza comporta dei vantaggi unici, come il potere creativo delle interazioni spontanee.

Persino Steve Jobs, inventore dell’iPhone, sapeva già da tempo che le riunioni faccia a faccia non sarebbero mai passate di moda. “Nell’era della rete c’è la tentazione di pensare che le idee possano essere sviluppate tramite e-mail e iChat. È una follia . La creatività nasce da incontri spontanei, da discussioni casuali”.

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